Per la Cina arrivano buone notizie dal comparto manifatturiero.
Il trend appare in continua crescita, confermando la sua inarrestabile espansione inaugurata alcuni anni or sono. Quanto detto è stato evidenziato anche dall’indice PMI, recentemente aumentato a 51,7, migliorando il 51,4 fatto registrare nel mese di luglio. E pensare che gli analisti finanziari avevano pronosticato un 51,3.
I dati cinesi sono molto importanti, soprattutto perché da qualche tempo si susseguono timori circa l’eventualità che la Cina cominci a perdere terreno, provocando un marcato rallentamento dell’economia globale. Per ora i numeri non confermano affatto questo timore, ma suggeriscono un incremento del settore.
La Cina: un gigante inarrestabile?
Dando uno sguardo ai vari sotto indici, è possibile notare come la produzione industriale abbia raggiunto un valore pari a 54,1 (partendo dal 53,5 registrato a luglio), mentre i nuovi ordini hanno toccato la soglia del 53,1 (partendo da un valore pari a 52,8).
Tuttavia, i nuovi ordini riguardanti l’export sono calati fino a 50,4 (partendo da 50,9). L’esatto contrario è accaduto all’indice che fotografa la fiducia delle imprese, che è passato dal 59,1 del mese precedente all’attuale 59,5. Frena bruscamente e per il secondo mese consecutivo, invece, l’indice PMI relativo al settore non manifatturiero, che continua a scivolare pericolosamente, passando dal vecchio 54,5 di luglio al recente 53,4 di agosto. Ma gli analisti come interpretano tali numeri?
I dati appena suggeriti offrono interessanti spunti relativi ad un settore che apparentemente non mostra alcuna difficoltà o timori rispetto al futuro. L’economia reale del Paese asiatico nel semestre gennaio giugno ha fatto registrare un incremento pari al 6,9% rispetto ai primi sei mesi dell’anno precedente. Incremento questo, che seppur ridotto rispetto alle cifre di qualche anno fa, continua a restare un sogno per il nostro Paese, come per molte altre nazioni europee.