L’Italia s’è desta? Dati positivi arrivano da un altro settore dell’industria manifatturiera italiana in crescita.
É il caso della filiera legno-arredo, una branca del Made in Italy che si è recentemente risvegliata. La rinascita è avvenuta nel 2015, con un’importante crescita delle esportazioni (+4,9% per l’intero settore legno-arredo e +10% per il solo arredamento), che ha posto fine a una crisi durata ben sette anni. Il 2016 ha confermato l’andamento positivo, pur attestandosi su percentuali di crescita minori (+1,5%).
Tra i paesi con maggiore richiesta di arredamento italiano c’è la Cina, che rimane un’ottima opportunità di business per aziende ed imprenditori. Le aziende italiane, infatti, sono tra i leader nell’export in Cina, un paese da sempre attento ai prodotti capaci di coniugare tradizione e innovazione.
Sempre nel 2015, anche grazie al rafforzamento delle esportazioni, la produzione è cresciuta dell’1,8 % in più rispetto al 2014.
La rinascita del mercato italiano
A spiegare la crescita della produzione, oltre all’aumento delle esportazioni, concorre però anche il risveglio del mercato interno italiano, sulla scia del bonus mobili introdotto nel 2013. La misura, destinata a chi realizza una ristrutturazione edilizia a partire dal 1° gennaio 2016, prevede una detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili.
“Continueremo a lavorare per far diventare strutturale questa misura che ha contribuito in modo fondamentale al risveglio dei consumi di arredo in Italia” afferma Emanuele Orsini, presidente di FederlegnoArredo (Fla). Secondo il Centro Studi Fla il bonus mobili ha prodotto un fatturato di quasi 3 miliardi in circa tre anni e mezzo, contribuendo a salvaguardare più di diecimila posti di lavoro.
L’obiettivo del Fla però è soprattutto l’internazionalizzazione della filiera legno-arredi Made in Italy, rafforzando ulteriormente le esportazioni e “aiutando le realtà più piccole ad affrontare i mercati esteri”, come spiega Orsini.
I maggiori acquirenti del settore legno-arredo made in Italy sono Stati Uniti e Cina. L’aumento dell’export verso questi mercati, tra gennaio e ottobre del 2016, in riferimento al solo settore dell’arredamento, è stato rispettivamente dell’8,1% e del 18,6%.
Circa la metà dell’export italiano di mobili è poi assorbito dall’Unione Europea, con un incremento di esportazioni del 5,3% verso la Francia e del 5,6% della Spagna tra gennaio e ottobre.