Il 2017 continua ad essere un anno particolarmente proficuo sul fronte delle esportazioni Made in Italy, specie se confrontato con lo stesso periodo dell’anno precedente.
Il dato di gennaio era in parte derivante dal volume di alcune operazioni straordinarie, commesse di valore ingente che riguardavano contratti relativi al settore mercantile e navale, ed in parte indicativo di un segnale positivo per la produzione italiana.
Il trend positivo è infatti proseguito anche nei mesi successivi, tanto che i dati relativi ai primi tre mesi di quest’anno registrano un aumento dell’export pari al quattro per cento e superiore al quattordici per cento, su base annua, rispetto all’anno precedente.
Questa rilevazione fornita dall’Istat è estremamente positiva ed è il riflesso di un trend costante di crescita delle esportazioni soprattutto verso i paesi extra Unione Europea. Le fonti Istat forniscono anche informazioni relative alle aree nelle quali si registra maggiormente una maggiore incisività delle vendite italiane. In special modo si è registrato un incremento delle esportazioni verso la Cina e verso i paesi dell’area Asean, ossia quella zona del mondo che comprende i paesi del Sud Est Asiatico.
Anche l’export verso gli Stati dell’Unione Europea sta seguendo un andamento costante di crescita, inferiore però rispetto a quello verso i paesi extra UE. Gli Stati che fanno da traino per le esportazioni Italiane in Europa sono la Polonia, la Romania e la Spagna.
Le commesse che favoriscono questa spinta positiva sono legate soprattutto all’industria petrolifera ma non solo. I prodotti petroliferi raffinati fanno infatti da apri pista e segnano un incremento delle vendite all’estero superiore al 47%; seguono le esportazioni di autoveicoli, in aumento di oltre il 27%. Anche il settore chimico farmaceutico manda segnali positivi con un incremento superiore al 22%.