Sembra che con la Brexit Londra abbia perso l’egemonia del commercio europeo e la nuova capitale potrebbe essere proprio in Italia.
Milano centro del commercio
Milano infatti è già portata a diventare il centro del commercio grazie alla posizione intermedia tra Nord e Sud e tra Oriente e Occidente, non solo geograficamente ma anche economicamente. Le aziende di Milano poi crescono a velocità doppia rispetto al resto dello stivale e sono sempre più i lavoratori che a desiderano per la migliore qualità della vita. I fattori chiave del successo lombardo sono tre: giovani, startup e multinazionalità.
L’animo multinazionale e gli investimenti esteri
Sono sempre più i lavoratori che dall’estero vengono a Milano e le aziende che si trasferiscono nel capoluogo lombardo. I dati parlano chiaro: 3500 aziende a partecipazione straniera che creano 280 mila posti di lavoro e fanno circolare denaro per un valore di 170 miliardi di euro.
Basta aggirarsi per le strade del centro per notare grattacieli appartenenti a petrolieri arabi e uffici di multinazionali come Microsoft, Samsung, Amazon e Fosun. Addirittura è arrivata la proposta di gestire a piazza Affari le transazioni della finanza e della corsa Araba. L’export è invece diretto per un quarto verso l’Asia che aumenta ancora la sua influenza.
Giovani e startup
Sono il 38% in più le startup innovative nel 2017, il 16% del totale Italiano e il 23% del fatturato delle startup nel nostro Paese. Forse grazie al Jobs Act sono 9000 in più i giovani under 30 a lavorare negli ultimi anni.
La disoccupazione giovanile è in calo con un attuale 18,6% largamente inferiore alla media nazionale del 28%. I dati sui giovani non sono però tutti positivi: gli imprenditori under 30 sono in calo del 0,4% e il 70% delle startup è stato registrato prima del 2016, segno di frenata per queste promettenti aziende.