L’economia del nostro paese e la sua crescita sono subordinate, soprattutto negli ultimi anni, alla capacità delle aziende manifatturiere di vendere il loro prodotto all’estero. L’e-commerce, in questo senso, è uno strumento che negli ha registrato una costante crescita, soprattutto per quanto riguarda le esportazioni.
La possibilità di utilizzare il web ed il marketing digitale ha spalancato le porte ad un mondo che solo qualche decennio fa non esisteva. L’e-commerce consente infatti di presentare il proprio prodotto ovunque nel mondo, senza confini e in un modo estremamente diretto.
I frutti delle scelte strategiche delle aziende, che hanno puntato negli scorsi anni su questo strumento di distribuzione e di vendita, sono evidenti e di importanza decisamente non trascurabile. Infatti, ogni azienda manifatturiera italiana che ha anche investito in questo settore, ha visto crescere il proprio volume di affari verso i paesi esteri. I flussi delle esportazioni derivanti da export digitale hanno registrato un incremento sia verso i paesi dell’Europa, sia verso quelli extra CEE.
Si stima che nel 2016 le esportazioni derivanti dal commercio digitale ammontino a circa sette miliardi e mezzo di euro.
Facendo un’attenta valutazione si nota, però, che delle imprese italiane che lavorano effettuando esportazione all’estero, solo una quota che si aggira intorno al 5% utilizza per le proprie vendite l’export digitale. Questo significa che i margini di crescita in questo settore sono notevoli e destinati ad aumentare nei prossimi anni.
Si tratterà di un processo necessario per mantenere e per guadagnare quote di mercato, che l’industria manifatturiera italiana, ha perso in quest’ultimo decennio.
L’export digitale realizzabile attraverso l’e-commerce può avvenire attraverso la vendita diretta, gestita dall’azienda stessa, oppure attraverso appositi store o negozi online, specializzati nel settore.
L’export digitale Made in Italy è, insomma, una via tutta da percorrere per ogni azienda che voglia rilanciare il proprio prodotto.