Made in Italy è anche e soprattutto sinonimo di eccellenza enogastronomica, in un settore, quello alimentare, in cui il nostro paese brilla per qualità, creatività e produttività.
Sono queste caratteristiche a contraddistinguere l’industria alimentare italiana all’estero, rendendoci un marchio di pregio, ricercato, apprezzato e fortemente richiesto.
Non è difficile comprendere dunque come questo ambito apra a diverse possibilità di business, tra le quali una delle più interessanti continua ad essere l’export di prodotti locali verso diverse aree geografiche.
I dati forniti dalle Camere di Commercio di tutto il territorio nazionale parlano chiaro, informandoci che un prodotto ogni cinque è destinato ai mercati esteri, i quali hanno mantenuto una costante richiesta di generi alimentari italiani, anche nei periodi di massima crisi.
Ci troviamo dunque di fronte a un settore in cui l’investimento poggia sulle solide basi di un business già avviato e comprovato.
Secondo la Federalimentari sono gli Stati Uniti e i paesi asiatici i paesi da cui proviene la più alta richiesta, mentre tra i vari prodotti è il vino il re delle vendite, confermandosi il più amato in assoluto e sorpassando perfino l’export di vini francesi.
Altro grande mercato che dunque si caratterizza come potenziale bacino di clienti è certamente la Russia, la cui vastità sembra promettere affari d’oro. Amanti dei prodotti di lusso e del brand Made in Italy, le aziende russe sono da sempre fedeli al prodotto italiano, incluso quello alimentare.
Generi di grande successo nel territorio russo sono, oltre ai vini, la pasta e i formaggi, tra cui spicca il Grano Padano, prodotto ormai celebre in tutto il mondo, nonché al primo posto nelle classifiche di vendita.
Dato interessante è inoltre il picco di vendite che nel 2013 ha visto il Parmigiano Reggiano ottenere quasi 6 milioni di revenues, solamente in Russia.
A seguire troviamo prodotti dolciari, l’olio di tutta la fascia mediterranea e il toscano, e tutto il settore dell’ortofrutta, che ha in Russia un fatturato annuo di circa 70 milioni.
Il Made in Italy sembra dunque risaltare nell’olimpo dei prodotti più amati dai russi, che nelle loro tavole non disdegnano mai un pezzo di Italia, di qualità e dal sapore inconfondibile.