Lo scorso 15 aprile è andato in onda il primo derby milanese made in China, con le due famose società meneghine di proprietà di imprenditori del paese asiatico.
Un derby che in Cina ha raccolto circa 550 milioni di telespettatori e che ha fatto immediatamente riflettere sul sempre maggiore collegamento tra la Cina e l’Europa, nel campo degli investimenti.
I rapporti tra la Cina e l’Europa
La classe media cinese è attualmente molto interessata sia alle aziende europee che all’economia del nostro continente, e la serie A nostrana è solo l’ultimo settore nel quale sono arrivati i capitali del paese asiatico, che in precedenza hanno visto interessati sia il settore automobilistico, con la svedese Volvo Cars, che quello della moda, con il gruppo francese SMPC, o quello dei videogiochi, con la finlandese Supercell, senza tralasciare il settore agricolo e quello della robotica.
Un trend che ha visto numeri in crescita negli ultimi anni e che sembra destinato a proseguire in questa direzione. Recentemente il Financial Times ha riportato uno studio del “Rhodium Group” e del “Mercator Institute for China Studies” nel quale viene stimato che gli investimenti cinesi nei paesi che compongono l’Unione Europea siano arrivati ad una cifra di 35,1 miliardi di euro nello scorso anno, con un aumento pari al 76% rispetto al 2015.
I dati della commissione Europea
I dati che la Commissione Europea ha pubblicato alla fine di febbraio mostrano come la Cina sia divenuto il 2° partner commerciale per l’Unione Europea, e nello stesso tempo tutti i 28 paesi membri dell’Unione, siano il partner principale di Pechino. I numeri dell’ultimo decennio, dal 2006 al 2016, mostrano che le esportazioni dell’Unione Europea verso la Cina sono aumentati da 63 a 170 miliardi di euro, e anche le esportazioni cinesi hanno lo stesso trend con una cifra nel 2016 di 344 miliardi di euro che rappresenta il doppio di 10 anni prima.
A questo proposito si deve mettere in evidenza che il mercato cinese oggi rappresenta un’ottima opportunità di business per tutte le PMI italiane che intendono esportare le eccellenze del Made in Italy in Cina.