ll settore del mobile di legno in Italia ha chiuso il 2014 con un calo del fatturato del -2,7% (3,2% l’anno precedente), ma ha visto una crescita dell’1,5% nel 2015.
Esportare i mobili in Cina: un business in constante crescita
Le esportazioni hanno recuperato i livelli pre-crisi (+ 2,9%) e per la prima volta in questo settore, l’Italia sta superando la Germania nel mercato cinese, andando in parte a compensare il calo dei consumi interni.
Nei primi sei mesi del 2015 le vendite di mobili Made in Italy in Cina sono cresciute del 19% e le prospettive appaiono in crescita, con una stima dell’incremento del settore del 40% entro il 2019. Per i negozi del segmento arredo in legno, a fronte di ben 1.600 aziende chiuse e 3.800 dipendenti che hanno perso il lavoro in Italia, trovano nel mercato asiatico un ampio spiraglio per una boccata d’ossigeno.
Le esportazioni, infatti, hanno continuato a crescere in questi ultimi anni: si è passati da 12,7 miliardi di euro di fatturato nel 2013 a 13,1 miliardi nel 2014, con un incremento del + 2,9%, a cui si aggiunge l’ulteriore crescita avuta nel 2015.
Ciò significa che più imprese vogliono aumentare la quota export del fatturato totale: nel 2013 erano il 46%, le aziende che esportavano mobili in Cina, nel 2014 sono diventate il 49% (percentuale che prende in considerazione non solo imprese internazionalizzate, ma anche piccole e medie imprese artigiane ancora molto dipendenti dal mercato interno o da esportatori occasionali).
Due anni fa, l’Italia ha esportato solo 190 milioni di euro verso la Repubblica Popolare Cinese. Nel 2014, le vendite hanno raggiunto 290 milioni di euro.
Il 2015, dalle prime stime ottimistiche, pare che la produzione del mobile sia aumentata dell’1,5%, trainata dalle esportazioni (+ 5%) e dalla stabilizzazione del consumo interno.
Quali prospettive per i Mobili Made in Italy
“La detrazione fiscale delle ristrutturazioni edilizie (compreso il bonus extra per mobili ed elettrodomestici destinati ad edifici ristrutturati) ci ha permesso di recuperare 1,9 bilioni di euro di vendite a cittadini italiani che altrimenti non sarebbero stati in grado di permetterselo.
“Ci sono almeno 10.000 dipendenti che hanno potuto mantenere il posto di lavoro grazie al “bonus per i mobili”, approvato dal premier Matteo Renzi e la sua amministrazione”, ha detto Roberto Snaidero, presidente di FederlegnoArredo (l’associazione che rappresenta le imprese italiane di arredo legno che organizza la Fiera Internazionale del mobile e del design di Milano ogni anno ad aprile).
Oltre alle detrazioni fiscali, Roberto Snaidero ha aggiunto che “un’altra buona notizia per l’industria è stata l’approvazione da parte del governo del piano ” Made in Italy “, che prevede 220 milioni di euro in nuovi fondi per finanziare le esportazioni.”
E con il lancio della prima edizione del Salone del Mobile a Shanghai, dal 19 al 21 novembre 2016, si concretizza ancora di più la strategia delle imprese italiane nello sviluppo e consolidamento verso il mercato cinese dell’arredo.
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