Gli attacchi dei ribelli Houthi nel Mar Rosso hanno indotto le compagnie marittime ad abbandonare il canale e doppiare il Capo di Buona Speranza. In forte aumento i noli container.
Continua a essere in rapidissima evoluzione la situazione dei canali marittimi più importanti al mondo.
Le grandi compagnie di navigazione mondiali come la francese Cma Cgm, la tedesca Hapag-Lloyd, la coreana Hmm, le taiwanesi Yang Ming e Evergreen l’armatore italo-svizzero Msc hanno sospeso i transiti attraverso il Canale di Suez, rotta marittima più breve tra Europa e Asia, allungando la rotta fino a circumnavigare l’Africa passando dal Capo di Buona Speranza.
Quanto alle conseguenze dell’abbandono della via del Mar Rosso e di Suez sulle attività di import ed export, queste sono state elencate in una nota dal direttore generale di Spediporto, Gianpaolo Botta: “Ci sarà un aumento del bunker, dei costi assicurativi con riflessi sulle quotazioni dei noli mare per queste tratte” ha previsto, stimando inoltre una percorrenza aggiuntiva “tra i 7 e i 15 giorni”.
Come riporta ShippingItaly, direttamente ‘dal campo’ è arrivata la voce sul tema di Alice Arduini. L’imprenditrice, a capo della casa di spedizioni Alix International, ha spiegato di avere raccolto i primi riscontri dalle compagnie marittime, concludendo che nel concreto l’abbandono di Suez a favore del Capo di Buona Speranza si tradurrà in un aumento dei noli marittimi (per un valore finale di “6.000 dollari per box da 40 piedi”), dei transit time “di almeno 10 giorni in media sulla navigazione”. Altre conseguenze indirette potrebbero essere una carenza di container vuoti in Cina (“rientrano i vuoti più tardi e di conseguenza slitta tutta la filiera”), la necessità da parte dei vettori di dislocare più navi sulle rotte interessate per garantire il servizio settimanale e infine un aumento dei carichi in arrivo dal Far East via treno.
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