Il Made in Italy ha conosciuto in tempi recenti un considerevole sviluppo tecnologico e l’apertura alle nuove frontiere offerte dal commercio elettronico.
Crescita importante dell’e-commerce in Italia nel 2016
Pur essendo fortemente legato alle tradizioni e fondato su tipologie di prodotti che non hanno ancora tanto mercato online, infatti, il Made in Italy si è dovuto adeguare e mettere al passo della rivoluzione commerciale apportata dalle nuove tecnologie.
Grazie principalmente ai miglioramenti raggiunti nei meccanismi dell’e-commerce, si sono impennate le vendite all’estero e l’Italia si è fatta strada nelle classifiche dei top Stati per export nazionale. Statistiche recenti concordano verso una cifra pari circa a 7 miliardi e mezzo per quanto concerne il valore dell’export elettronico del Made in Italy nell’anno 2016, che ha visto anche una crescita totale vicina al 25% rispetto al 2015.
Il settore trainante di questa crescita è quello eno-gastronomico, il quale registra la percentuale più alta di crescita rispetto al 2015, ma nel complesso è la moda a giocare un ruolo fondamentale grazie ormai a meccanismi consolidati e alla fiducia dei consumatori nei prodotti e nei sistemi di spedizione. Se al momento le macroregioni interessate dalle esportazioni sono principalmente quella europea e gli Stati Uniti, poi, diversi segnali lasciano presagire un’apertura considerevole verso il Sud-Est asiatico e la stessa Cina.
E-Commerce in Italia: un cammino ancora lungo?
I segnali di crescita e di innovazione, dunque, sicuramente non mancano, ma bisogna precisare che si tratta di dati relativamente modesti nel volume totale delle esportazioni. Per la vendita in alcune aree incidono sicuramente le restrizioni normative e le difficoltà burocratiche, che arrivano a limitare non di poco le potenzialità dei prodotti italiani, ma nel complesso è la preparazione stessa ad essere leggermente in ritardo rispetto alla concorrenza.
Dietro all’apertura di un marketplace, infatti, si nascondono conoscenze tecnico-informatiche di un certo spessore, che non sono ancora tutte alla portata degli imprenditori tradizionali; le aziende, quindi, sono costrette a consultare, oltre a programmatori e tecnici vari, anche una grande quantità di progettatori grafici ed esperti di web design per rendere lo shopping piacevole e semplice per tutti.
Insomma, si respira ottimismo per i sorprendenti dati di crescita arrivati dal’e-commerce del Made in Italy, ma sarà fondamentale il ricambio generazionale e l’ingresso di figure professionali per rendere il sistema molto più remunerativo per l’economia del nostro Paese.